Via Giuseppe Mazzini
La seconda traversa di Via Trento, partendo da Piazza San Donato, ricorda Giuseppe Mazzini.

Mazzini nacque a Genova nel 1805. A 16 anni, nel 1821, vide per le vie di Genova gli esuli dei moti piemontesi (moti carbonari del 20/21); fu profondamente commosso e sentì, quasi inconsciamente, che si doveva lottare per la libertà della patria e che la vita era missione e sacrificio.
Nel 1827 s'iscrisse alla società segreta della Carboneria; nel 1830 fu imprigionato e rinchiuso nel carcere di Savona. Liberato dopo sei mesi, dovette scegliere fra confino ed esilio. Preferì l'esilio.
A Marsiglia nel 1831 fondò la Giovine Italia, l'associazione che doveva svegliare la gioventù italiana, fare dell'Italia una nazione libera, indipendente, una e repubblicana.
I moti mazziniani (1833/34, 1844, 1853, 1857) fallirono, ma servirono a tenere accesa la fiamma dell'indipendenza e della libertà.
Dopo il 1834 Mazzini dovette rifugiarsi in Inghilterra, dove rimase lunghi anni (a parte la parentesi romana del 1848/49), amato e apprezzato dalla società inglese. "L'Italia è la mia patria", diceva, "ma in Inghilterra è veramente la mia famiglia, se pur ne ho una."
Dopo l'unificazione, Mazzini tornò a vivere, sotto nome straniero, in Italia, a Pisa. Qui morì nel 1872. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Staglieno, a Genova, accanto a quelle della madre.


 

 

F.lli Bandiera