Viale Castelfidardo
Il viale, che si trova nella zona sud della città lungo il torrente Lemina, ricorda la battaglia di Castelfidardo (città in provincia di Ancona) combattuta il 18 settembre 1860 tra le truppe piemontesi e quelle dello stato pontificio e conclusasi con la vittoria sabauda.
Visto l'ormai sicuro successo della spedizione dei Mille e con l'intento di controllare la situazione evitando svolte in senso repubblicano o democratico nelle regioni del centro-sud, Vittorio Emanuele II diede ordine alle truppe di stanza in Romagna di marciare verso sud invadendo lo stato pontificio.
Cialdini così esortava le truppe: "Vi conduco contro una masnada di briachi stranieri, che brama d'oro e vaghezza di saccheggio trasse nei nostri paesi. Combattete, disperdete inesorabilmente quei compri sicari; per mano vostra sentano l'ira di un popolo che vuole la sua nazionalità, la sua indipendenza."
Le truppe pontificie (volontari provenienti dalle varie nazioni cattoliche d'Europa) al comando del gen. francese Lamoricière cercarono di risalire verso la piazzaforte di Ancona sperando in un intervento di appoggio di Napoleone III, il quale però si limitò ad una formale protesta per vie diplomatiche.
I piemontesi (largamente superiori in uomini e mezzi: 39.000 soldati contro 10.000) bloccarono i pontifici sulle colline attorno a Castelfidardo e li costrinsero alla fuga, facendo poi cadere anche la fortezza di Ancona e togliendo allo stato pontificio Marche ed Umbria che passarono ai Savoia.
Vittorio Emanuele II poteva scendere verso sud; il 10 ottobre nei pressi di Teano incontrerà Garibaldi che gli consegnerà il sud liberato dal dominio borbonico.
Si apriranno altri e gravi problemi viste le scelte politiche ed economiche del regno sabaudo negli anni successivi.


 

 

F.lli Bandiera