SAVOIA - NIZZA E SAVOIA

NIZZA E SAVOIA

Proclama del Re "galantuomo" alle popolazioni di Nizza e Savoia
 
[Gazzetta Ufficiale del Regno il 12 aprile 1860. N. 69]


"Un trattato concluso il 24 marzo stabilisce che la riunione della Savoia e di Nizza alla Francia avrà luogo colla adesione delle popolazioni e la sanzione del Parlamento.

Per quanto siami penoso di separarmi da province che hanno per sì lungo tempo fatto parte degli Stati de' miei antenati, e alle quali si attaccano tante reminiscenze, io ho dovuto considerare, che i cangiamenti territoriali, originati dalla guerra in Italia, giustificherebbero la domanda, che il mio augusto alleato l'imperatore Napoleone mi ha indirizzato per ottenere questa riunione.

Io ho dovuto inoltre tener conto dei servigî immensi che la Francia ha resi all'Italia, dei sacrifizî che essa ha fatto nell'interesse della sua indipendenza, dei vincoli che le battaglie e i trattati hanno formato tra i due paesi. Io non potea disconoscere da altra parte che lo sviluppo del commercio, la rapidità e la facilità delle comunicazioni aumentano ogni giorno di più l'importanza ed il numero delle relazioni della Savoia e di Nizza colla Francia.

Io non ho potuto dimenticare infine, che le grandi affinità di razza, di linguaggio e di costumi rendono codeste relazioni ognor più intime e naturali.

Tuttavia un simile grande cangiamento nella sorte di codeste provincie non potrebbe esservi imposto; esso dev'essere il risultato del libero vostro consentimento. Questa è la mia ferma volontà, e tale è pur anche l'intenzione dell'Imperatore dei Francesi. Affinché nulla possa imbarazzare la libera manifestazione de' vostri voti, io richiamo quelli tra i principali funzionarî dell'ordine amministrativo, che non appartengono al vostro paese, e li surrogo momentaneamente da alcuni de' vostri concittadini, che più godono la stima e la considerazione generale.

In queste circostanze solenni voi vi mostrerete degni della riputazione che vi siete acquistata.

Se voi dovete seguire altri destini, fate in modo che i Francesi vi accolgano come fratelli, che si è da lunga mano appreso a valutare e stimare.

Fate che la vostra unione alla Francia sia un legame di più tra due nazioni, la cui missione è di operare di accordo allo sviluppo della civiltà.
Torino, 1° aprile 1860.
Vittorio Emmanuele
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