L'ABATE JACOPO BERNARDI PEDAGOGISTA E FILANTROPO Jacopo Bernardi, fin dagli anni giovanili, aveva preso coscienza del fatto che il miglioramento delle condizioni delle classi popolari non era possibile se non attraverso mirate azioni educative e assistenziali. Dedicò a educatori e maestri un volumetto sul metodo educativo di Vittorino da Feltre (1856) sottolineando l'attenzione del pedagogista all'acquisizione ordinata e precisa non solo di nozioni, ma soprattutto di abitudine al ragionamento; riteneva però necessario introdurre delle innovazioni per rispondere in modo adeguato alle esigenze dei tempi nuovi; in particolare si riferiva alla lingua nazionale da privilegiare rispetto a quella latina e greca ; infatti scriveva: "Le generazioni avanzano, ed è mestieri avanzare con esse Grandi questioni sociali addimandano una speciale educazione di coloro che dovranno appresso accingersi a discuterle e scioglierle..." Era uomo di progresso e voleva che l'istruzione fosse data a tutti fin dai primi anni di età; si adoperò per la diffusione dei giardini d'infanzia e collaborò con Ferrante Aporti. La sua attenzione alle problematiche sociali del tempo si dimostra, ad esempio, nell'impegno per la fondazione del Ricovero di Mendicità (che oggi accoglie la casa di riposo che porta il suo nome) e, a Torino, nella collaborazione alla fondazione dell'Istituto per le figlie dei militari mutilati o caduti in guerra.
|